Un po’ di storia
Il Calendimaggio ha radici antiche che risalgono alle tradizioni pagane degli Umbri e che celebravano con riti vari la primavera e la rinascita della natura.
Queste manifestazioni erano caratterizzate dalla gioia, dall’amore e dalla felicità di vivere, dopo i rigori dell’inverno.
Si ballava e si cantava, e si degustava il vino dell’annata precedente dopo il suo periodo di riposo.
Venivano recitati poemi per omaggiare la bellezza della stagione dei fiori.
È interessante notare che San Francesco, nella sua giovinezza, era un abile poeta e compositore di canti.
L’influenza della musica provenzale e francese era evidente, soprattutto nella melodia, tuttavia, queste composizioni venivano chiamate “canzoni di maggio” e venivano eseguite dalle brigate di giovani proprio all’inizio di questo mese, in vari rioni della città.
Il Calendimaggio rimane, quindi, una festa antica e radicata nella tradizione della città, che celebra l’arrivo della primavera con gioia e allegria.
Dal ‘300 ad oggi
Le antiche cronache ci raccontano di un Assisi risplendente all’inizio del XIV secolo, quando la città era circondata da mura imponenti, possedeva numerosi castelli, e vantava chiese di grande magnificenza.
Tra i grandi pittori che vissero a quei tempi ad Assisi ci furono Giotto, Cimabue, Simone Martini e i fratelli Lorenzetti, confermando il grande sviluppo artistico della città.
In questo periodo, inoltre, si registra la divisione della città in “Parte de Sotto” e “Parte de Sopra”, governate rispettivamente dalle rivali famiglie dei Fiumi e dei Nepis, un fenomeno non raro in Italia. Questa divisione portò alla formazione di partiti politici rivali di guelfi e ghibellini, alimentando odio e ambizione tra le famiglie.
Nonostante i tentativi dei magistrati e degli ecclesiastici di placare la situazione, i capi furono esiliati e le repressioni fallirono.
A turno, una delle due parti riusciva a sopraffare l’altra, ma per un breve periodo, poiché le famiglie dei vinti covavano subito vendetta.
Secondo A. Fortini, il primo scontro violento di cui si abbia conoscenza risale al 14 novembre 1376.
Durante i periodi di lotte civili, tuttavia, persisteva la tradizione di celebrare la festa di primavera, chiamata Calendimaggio, che comprendeva canti e musiche, serenate sotto i balconi delle ragazze e l’elezione del Re della festa.
Questo uso è stato mantenuto per secoli e ha sempre goduto della partecipazione popolare.
Anche se i cittadini erano soliti rientrare a casa all’annuncio delle due ore successive all’Ave Maria, per queste notti, interrompevano questa abitudine e rimanevano in piazza e nelle strade per ascoltare i menestrelli. L’impegno nella lotta non ha mai interrotto la celebrazione della cultura e delle tradizioni locali.
Nel 1954, la festa ha acquisito la suggestiva forma che ancora oggi conserva, grazie all’entusiasmo di tutta la cittadinanza.
Fra le due parti della città, la sfida è ripresa ma non si rivela cruenta, come nei tempi antichi di Calendimaggio.
Le due fazioni danno vita ad una contesa che richiama alla memoria gli antichi riti e le tradizioni locali.
La partecipazione popolare è così intensa da far rivivere in ogni sua dimensione, per tre giorni, l’atmosfera che ha caratterizzato la città nei secoli passati.
La Festa
La Festa di Calendimaggio, una celebrazione medievale, si protrae per tre giorni.
Per lungo tempo, la data è stata fissata dal 29 aprile al primo maggio, coerentemente con la tradizione.
Tuttavia, in seguito si è scelto di non stabilire una data fissa per evitare sovrapposizioni con altre festività laiche.
Pertanto, la celebrazione ora ha luogo nei primi quattro giorni di maggio che non includono il primo.
Nel pomeriggio, prima dell’incontro nella piazza del Comune, la Parte de Sotto partecipa alla benedizione dei vessilli presso la Basilica di San Francesco, mentre la Parte de Sopra si reca alla Cattedrale di San Rufino per lo stesso rito religioso.
Sebbene la partecipazione ai riti sia limitata, questi momenti sono intensamente sentiti dalle due parti e rappresentano l’ultimo momento di intimità prima dell’inizio della sfida. Si percepisce un’atmosfera di tensione e commozione.
È interessante notare che la benedizione dei vessilli è l’unico momento religioso in un’occasione altrimenti profana.
Dopo questo momento, la cerimonia prosegue con la consegna delle chiavi nella Piazza del Comune.
Madonna Primavera
La scelta di Madonna Primavera avviene dopo le parate attraverso le strade delle due fazioni, Parte de Sopra e Parte de Sotto, seguite da tre prove di abilità e forza tra i loro rappresentanti.
Queste competizioni includono il tiro della fune, la corsa con le tregge e il tiro con la balestra.
La Parte che vince due delle tre prove ha la possibilità di scegliere una delle sue cinque Madonne come Regina della Primavera.
Viene quindi effettuato un sorteggio per abbinare ogni Madonna a un balestriere.
La Madonna che viene scelta da un balestriere che ha totalizzato il punteggio più alto viene eletta la Regina della Primavera.
La fazione che ha scelto la Regina della Primavera ha il privilegio di rappresentare per prima le scene nell’edizione successiva.
Rievocazioni Storiche
Le rievocazioni storiche fanno rivivere la città come ai tempi del Medioevo.
Ciascuna delle due Parti organizza scene di vita medievale all’interno delle porzioni di città che gli appartengono. Per partecipare, è necessario indossare abiti medievali e far parte della Parte organizzatrice.
Questi particolari momenti della festa non sono quindi accessibili ai turisti.
I cortei e le “sfilate” sono invece vere e proprie rappresentazioni teatrali. Se ne organizzano in due momenti, di sera e di giorno. I cortei della sera grazie ai fuochi che si utilizzano come componente fondamentale della “sfilata”, sono particolarmente suggestivi.
I cortei di giorno sono dei veri e propri spettacoli teatrali in cui le due Parti si sfidano tra scenografie spettacolari, coreografie e parti recitate con maestria.
Prima di decretare il vincitore si tiene un’ultima sfida. Quella canora tra i cori delle due Parti.
Indipendentemente se a vincere sarà la “Parte de Sopra” o la “Parte de Sotto” il Calendimaggio è una festa che viene vissuta con trasporto e dedizione da tutti i cittadini di Assisi.
Una manifestazione che unisce grandi e piccini, e che riporta la nostra amata città serafica indietro nel tempo e ci fa rivivere un po’ di storia con allegria e stupore.
Prenota subito la tua stanza per non perderti nemmeno un secondo di questa magnifica manifestazione e per saperne di più vai al sito del Calendimaggio di Assisi!
Lascia un commento